Riferimenti a fatti e persone non sono casuali: qui si narra di episodi di vita quotidiana (purtroppo, a volte) realmente accaduti.
lunedì 17 novembre 2014
Il ristorante lo scelgo io!
lunedì 27 ottobre 2014
Forrest Gump - il remake: la passione (breve) per il ping-pong
martedì 7 ottobre 2014
Last night a dj saved my life
Sapete che lo show room di un certo artista di arte contemporanea che fa sculture con i bulloni, ospita la serata più attesa del fine settimana, che per l’occasione si è spostata dai Magazzini Generali: musica anni ’80 come se non ci fosse un domani!
Vi mettete in coda sul ponte che collega Porta Genova con Via Tortona: voi e altre 200 persone, e dopo due ore di attesa: “giriamo a destra qui, no guarda che è la prossima” da lontano sentite la tastiera dei Depeche Mode che intona “I just can’t get enough”. Dopo 5 minuti state già ballando come matte!
Alla consolle un ragazzo che, siete certe, veniva al liceo con voi: prendevate il tram 27 per tornare a casa assieme, che non solo non vi riconosce (siete cambiate dal liceo: avevate i capelli più lunghi e non eravate vestite come Madonna nel video di Lucky Star), ma non vi considera neanche, nonostante stiate ballando davanti al dj set da un'ora.
Fate anche voi la foto di rito sotto al cartello “Limonare” e…“Amica, hanno tutti spillette fluo…e noi due?! Voglio quella giallaaaa!” Le distribuisce Lui: ha una maglietta dei Guns n Roses, occhiali vintage e sta cantando a squarciagola Splendido Splendente.
Folgorate potrebbe essere il termine che più si avvicina alla realtà. Come se tutte le altre persone che vi stanno spintonando e rovesciando il drink sui piedi non esistessero. Nelle vostre orecchie Donatella Rettore è stata sostituita da Reality del Tempo delle Mele. E dopo tutto ne siete certe: anche Lui vi ha guardato! Anche Lui ora sente il Tempo delle Mele nelle orecchie.
Il secchio di spilline che tiene in mano colpisce la vostra attenzione. Aspettate il momento giusto, valutate l’assetto del dj set, prendete le misure, vi girate “Amica io vado” e senza che lei possa dire altro, scavalcate il tavolo. Non sono mai stata tanto atletica, pensate, mentre inciampate in un qualche cavo elettrico e ruzzolate per terra: dall’altra parte della consolle…ma rovinosamente a terra, ai suoi piedi. “Ma dove volevi andare?” Vi sentite dire dall’alto, mentre vi rialzate indenni, come se niente fosse successo. “Io non ho nessuna spilletta” Ve ne da almeno 5 o 6: gli avete fatto ovviamente pena…
Dai, dì qualcosa di intelligente. Pensa che sei una stalker di dj, imbranata: cerca di riscattarti! “Scusa ma tu suoni ai Magazzini venerdì prossimo?!” Brava, complimenti: lo sa mezzo mondo che questi qui sono quelli che suonano TUTTI i venerdì ai Magazzini, e dopo tutto anche tu sei andata lì apposta, no?!
“Hai l’iphone? C’è la app per l’iphone!” Doppiamente sfigata: tu hai solo un black berry. Ti allunga il suo iphone sulla sua pagina di facebook: “Scrivi il tuo nome: se accetti la mia amicizia puoi vedere gli eventi direttamente sulla mia pagina”
Wwwooowwwooowwwo!!! Visto?! Avevo ragione io!!! FOL-GO-RA-TO!!!
Vi svegliate la mattina dopo con un gran mal di testa e due lividi sulla gamba destra, risultato del tentivo di arrampicata. Ma con 3 spilline fluo appoggiate sulla scrivania (le altre due le avete generosamente cedute all’Amica).
Prima ancora di bere il caffè, di fare pipì, accendete il computer e aprite la pagina di facebook: una richiesta di amicizia in sospeso! ACCETTA!!! Andate subitissimo sulla Sua pagina: per vedere gli eventi della prossima settimana e per ceravre le foto della sera precedente (sperando che non vi abbiano immortalato nel momento della caduta).
Quello che compare come immagine di copertina vi lascia senza parole, incredule…Lui, un pincher dal musetto simpatico e.... Lei: bionda, occhi azzurri. Modella di una marca di intimo, che ammicca su tutti i tram di Milano. Le sue gambe vi arrivano al mento. La disascalia recita "Family portrait".
Deluse, amareggiate, disilluse: andate a fare pipì e a bere il caffè. Nelle vostre orecchie echeggiano, in lontananza i Culture Club ”Do you really want to hurt me/Do you really want to make me cry”...
#clubhaus80s
lunedì 29 settembre 2014
Tutto vale in guerra e in (presunto) amore!
martedì 16 settembre 2014
"Tutti i grandi sono stati bambini una volta"
L'ultimo giorno di vacanza non è la fine dell'estate, ma semplicemente il punto d'arrivo dei giorni lontano dal lavoro in cui avete perso la cognizione spazio-temporale e avete passato gran parte del vostro tempo con in mano un mojito.
La fine dell'estate è una cosa diversa: è l'ultimo bagno al mare, l'ultimo aperitivo sulla spiaggia; è il momento in cui vi rendete conto che il sole tramonta prima delle 8 di sera. La fine dell'estate per voi è sancita dal week end che ogni anno organizzate con l'amica che avete incontrato 15 anni fa a un corso di nuoto. Quella con cui, in meno di una settimana di vacanza, avete speso tutti i risparmi di sei mesi. È quella che nel pieno della notte, vi confessa di voler fare medicina per scoprire cose incredibili che il nostro corpo può fare, osservando con meraviglia che "le vesciche sono l'airbag dei piedi". Quella che sa cose di voi che non avete mai confessato a nessuno; quella con cui avete talmente confidenza da andare in bagno con la porta aperta.
Venerdì sera partenza per Santa Margherita e il giorno dopo al mare a Paraggi! Quindi sabato mattina vi alzate presto, puntate la sveglia e alle 10.16siete sull'autobus: voi due......e tutti i pazzi del paese: uno urla un nome incomprensibile, due signori stranieri litigano tra di loro e la signora di fianco a voi, che inizialmente vi era sembrata normale, inizia a cantare. Inizia ovviamente a raccontarvi la storia della sua vita, mentre guardate speranzosa la vostra amica, che ovviamente vi capisce al volo e, con tono ironico, vi dice: "no, non è la prossima fermata".
"Care ma siete sorelle?" Ecco, questo ve lo chiedono tutti, sempre! "No signora, siamo amiche" "Ma dai, siete sicure?!" Diciamo che ormai ce l'hanno detto talmente tante volte che il dubbio ci è venuto!
Arrivate in spiaggia: vi danno il telo da mare e vi assegnano il lettino. Dimenticatevi all'istante quanto avete speso per quel lettino, e godetevi la giornata di mare. Acqua cristallina, brezza leggera: che meraviglia!
Dopo meno di 10 minuti vi rendete conto di essere nella succursale di Piazza San Babila. "Ma sei di Milano? Ma Milano Milano?" Ascoltate per almeno 4 volte il racconto del figlio 17enne dei vicini di ombrellone, che è partito la settimana prima per fare il quarto anno di liceo nel Connecticut, e che dopo un inizio difficile, si è già ambientato: è iscritto nella squadra di football americano del college e in quella di basket, probabilmente in meno di 6 mesi pubblicherà il primo articolo su una rivista scientifica e sposerà una ragazza americana bionda.
Quando attaccano con la quinta replica del racconto....eh no, non ce la potete fare: è ora di fare un bagno!
L'acqua è una piscina: bisogna ammetterlo! I pesci arrivano addirittura a riva...anche se non supererà i 22gradi. Vi serve un attimo per ambientarvi (vi scappa anche la pipì nel frattempo). E mentre state temporeggiando con l'acqua quasi all'ombelico, un simpaticissimo gruppo di tre bambini con un canotto inizia a giocare davanti a voi. Due di loro salgono sul canotto da cui iniziano a lanciare palloncini d'acqua al terzo, il più piccolo, che colpito e quasi affondato, raccoglie le munizioni e inizia dimenarsi per portarsi verso riva. Sta facendo movimenti rapidi (tipo colibrì) e scoordinati (tipo voi la domenica mattinadopo un sabato sera impegnativo) da almeno 30 secondi, e non è avanzato neanche di 5centimetri: "Però - osservate voi due dall'alto dei vostri 15 anni di frequentazione in piscina - che determinazione! Non si arrende e poi, guardalo, è evidente che nonostante abbia appena imparato a nuotare, voglia arrivare a riva da solo".
"Signore mi aiutate..non tocco" vedendo che ha ormai l'acqua al mento, vi rendete immediatamente conto di quello che stava per accadere: l'impavido Ian Thorpe junior stava affogando.
Lo prendete immediatamente sotto le braccia e lo traghettate verso riva, mentre lui cerca comunque di compiere la sua missione: non mollare per nessun motivo i palloncini pieni d'acqua.
Quando ormai poteva essere troppo tardi, arriva la mamma: "Francesco, quante volte ti ho detto che Marco non sa nuotare. Se tu gli rubi il canotto quando è dove non tocca, non riesce più a tornare a riva" e potrebbe annegare, vi verrebbe voglia di aggiungere. Avete appena salvato la vita di Marco!
Passerete tutto il pomeriggio a chiedervi se anche voi, da bambine, eravate tanto stronze!
Nonostante la giornata tra le mamme del San Carlo, i nuovi nati della Mangiagalli e la tragedia scampata, siete state benissimo! Complici il sole, il mare ma soprattutto la compagnia e le risate tra amiche. Andate a cena: solito ristorante sul mare da anni! Solita insalata catalana di gamberi e solito cameriere (inizialmente un po' scontroso), che riesce a convincervi con la ricetta del pescato del giorno.
State chiacchierando e vi state godendo la serata, ridendo ancora per gli eventi del pomeriggio, mentre nel tavolo di fianco a voi, un gruppo di bambini gioca agli indovinelli.
"Chi la fa, la vende.
Chi la compra, non la usa.
Chi la usa, non la vede. Cos'è?"
Dall'altra parte della terrazza il cameriere scorbutico, con un tono di voce da fare concorrenza alle casse del Pacha di Ibizia: "la cassa da morto".
Passano 10 secondi di silenzio imbarazzato tra tutti i commensali: un indovinello uscito dalla voce bianca di una bambina non puó essere tanto macabro......ironica conclusione di una giornata meravigliosa!
Sorridendo brindate con un bicchiere di Pigato fresco: "ti voglio bene, Amica"
#friendshipneverends
lunedì 8 settembre 2014
L'ultimo giorno di vacanza!
martedì 2 settembre 2014
"Se lo fai ancora andiamo a casa"
"Davide, se lo fai ancora andiamo a casa"
Vi eravate appena assopite in spiaggia, sotto il sole delle 10.30 del mattino, caldo ma non troppo. Vi sveglia il papà di Davide, che - povero bambino - vuole solo giocare con la sabbia. La spiaggia si è riempita in meno di un'ora, vi guardate attorno divertite, dopo tutto si sa: la spiaggia, come la stazione, è luogo di mille storie, perfetto sfondo per uno studio di sociologia.
Alla vostra destra fratello e sorella litigano per giocare a racchettoni con il papà; dietro di voi la coppia di signori anziani si tiene per mano anche sulla sdraio.
Dall'acqua sta riemergendo la nonna di 75 anni con la cuffia in gomma a fiorellini, e non si è accorta che sta perdendo il costume (per fortuna un nipotino la avvisa prima che si verifichi l'inenarrabile). Eccola qui, la solita bambina dalla faccia simpatica con il cappellino rosa che gironzola tra i bagnanti.
"Davide, ti ho detto di non salire sull'asciugamano con i piedi pieni di sabbia".
Il signore dell'ombrellone a sinistra si è addormentato con la bocca aperta, mentre i figli adolescenti giocano a pallavolo in acqua. La coppia che passeggia davanti a voi si lamenta del ristorante in cui ha cenato ieri sera; mentre marito e moglie sull'80ina che stanno andando via, litigano per chiudere la sdraio.
"Davide, stai lontano dall'acqua ti sei appena cambiato".
E poi arriva lei: la Diva della spiaggia. Saranno 50 anni che prende il sole (lo si deduce dal colore della pelle): bionda, rigorosamente in topless nonostante l'età avanzata, con una varietà di cappelli degna di una sfilata di Borsalino. Conosce tutti in spiaggia e non sta un minuto seduta. Complice il fatto di essere in Costa Azzurra, potreste pensare di avere di fronte a voi Brigitte Bardot. Ma guardando il signore che la accompagna verrete subito riportate alla realtà: completamente vestito, con tanto di cappellino da baseball e scarpe da tennis, passa la mattinata sotto l'ombrellone a fare mèle-pèle, ovvero parole crociate.
"Davide, te lo dico per l'ultima volta: se continui così andiamo a casa".
Quello che peró attira la vostra attenzione non è il solito via vai della giornata. È quel bel ragazzo in prima fila: mai visto prima! Abbronzato, fisico scolpito, bello da togliere il fiato. Lo chiamerete Julien, vi piace pensare che possa chiamarsi così.
Sta entrando in acqua, e voi istintivamente e senza pensarci un attimo, lo seguite.
Caspita, che bracciata perfetta! Potreste pensare che sia un nuotatore professionista..soprattutto per la velocità che ha preso. Si perchè il vostro Bel Julien è una lippa in acqua, e nonostante voi facciate nuoto dall'età di 5 anni, avete difficoltà a stargli dietro. Siete ormai a 25 metri dalla riva e state arrancando: avete abbandonato il fluido stile libero, e avete optato per uno stile non riconosciuto dal Coni, che vi consente peró di respirare a ogni bracciata.
Julien si è fermato alla boa, e voi accelerate il ritmo per raggiungerlo. Si sta riposando: meno male! Buona occasione per intavolare una conversazione.....e invece è ripartito! E voi ovviamente non avete fatto in tempo a prendere fiato.
Arrivate a riva completamente distrutte. Lui vi ha ovviamente preceduto ed è andato a sdraiarsi di fianco a un amico, o forse suo fratello: bello quanto lui.....o forse no: di fianco al suo fidanzato. Julien e Jan Paul si baciano e si tengono per mano sulla sdraio, come la coppia di signori dietro di voi.
Siete in iperventilazione, sull'orlo dello svenimento per lo sforzo e oltre tutto vi sentite affrante e deluse. Va beh dai, lato positivo: avete fatto attività fisica, potreste farlo anche domani! Perchè no?!
"Davide, ti avevo avvertito: adesso andiamo a casa"
Anche il povero Davide sta vivendo una tragedia almeno al pari della vostra: in lacrime, viene rivestito e trascinato verso casa.
#lavieestchic
martedì 26 agosto 2014
....qui casca l'asino!
mercoledì 13 agosto 2014
50x40x20: pronti, partenza...via!
giovedì 7 agosto 2014
AAA cercasi stagista (o Amministratore Delegato)
giovedì 31 luglio 2014
"La più diffusa malattia degli occhi è l'amore a prima vista"
Io avevo smesso di crederci più o meno all’età di 14 anni, quando il mio compagno di banco delle medie mi ha regalato per San Valentino una confezione di baci Perugina scaduti.
lunedì 28 luglio 2014
Il car sharing: questo sconosciuto…
Il peggior nemico: il guidatore con cappello |