Il
termine tecnico è "mistery shopping" e nell'immobiliare si fa quando
ci si deve rendere conto del mercato, quello vero, da strada: capire i prezzi e
il prodotto che offre il mercato, essere certi che le valutazioni fatte nelle
nottate di settembre, quando il fidanzato vi stava lasciando e gli amici si
stavano divertendo al Patuscino, sono attendibili.
Si
tratta di fingere di voler comprare casa: chiamare le agenzie immobiliari,
prendere appuntamenti, andare a vedere questi appartamenti, fingersi molto
interessati (magari fare un secondo giro) e provare a chiudere il deal, capire
il prezzo di chiusura. E poi sparire nel nulla! Questo è concesso solo dopo
aver raggiunto l'obiettivo: il numero da inserire nel business plan, da
scrivere nel documento per l'Amministratore Delegato.
Ovviamente
la credibilità in questa attività è fondamentale: gli agenti immobiliari sono
curiosi, vogliono conoscere la vostra storia personale per essere sicuri di
avervi agganciato. E così per essere ancora più credibili, il vostro capo
decide di accompagnarvi, e di recitare la storia della coppia di fidanzati in
cerca del proprio "nido d'amore".
Arrivate
all'appuntamento e gli ricordate di togliersi la fede (quella vera): attico da
350mq, 3milioni il valore ma "voi siete una coppia talmente bella...ai
proprietari piacerete moltissimo! A 2,6 chiudiamo!" eccolo lì! Ce
l'abbiamo fatta! Il Numero!
"Caspita,
sarebbe un vero affare! Ci dobbiamo pensare!" "Ne avrei anche un
altro da proporvi....che ne dite di fissare un appuntamento per domani?"
Insomma vi ritrovate l'agenda stracolma di appuntamenti fissati da questa
agente immobiliare simile a Paola Marella in versione Crudelia De Mon, senza
possibilità di scampo...dovete levarvela di torno!
Decidete
che il prossimo sarà l'ultimo appuntamento. Andrete da sole: il capo vi darà
buca fingendo di dover partecipare a un meeting importantissimo.
Solito
appartamento finemente ristrutturato, 350mq con terrazzo al piano, un Golden
Retriever che dorme all'ingresso e la tata in divisa che vi apre la porta.
Dopo
30 estenuanti minuti di visita, in cui quasi vi convincete di dover davvero
comprare casa, lei vi chiede "allora, cosa ne pensa?"
Ecco,
questo è il momento in cui dovete mettere fine a questa farsa, chiudere ogni
tipo di rapporto: recuperare le planimetrie e scappare! Ma come?! Ci
pensate....ci state pensando, e....
"Io
devo dirle la verità ora che siamo qui da sole: io non sono sicura di volermi
sposare. La differenza di età è troppo importante, mi sento oppressa e anche
l'impegno della casa...troppo per me"
L'avete
detto: avete appena iniziato a recitare la parte di quella dubbiosa, che sta
facendo un passo indietro sulla questione matrimonio, scaricando tutta la colpa
e la responsabilità del vostro ripensamento sul presunto fidanzato, e la cosa
più eccezionale è che siete assolutamente credibili, tanto che: "Oh
povera cara, venga con me...le offro un caffè con un pasticcino per tirarla su
di morale"
Dopo
10 minuti vi ritrovate a un tavolino del Bar San Carlo, a confidare le vostre
pene d'amore di una storia che non esiste, ad una completa sconosciuta.
Crudelia
de Mon adesso vi fa tenerezza. Quasi non riuscite ad allontanarvi da lei, che
con aria comprensiva vi saluta dicendovi "Cara, ci pensi bene e ne parli
con sua mamma: saprà darle degli ottimi consigli"
Tornate
in ufficio, orgogliose di voi!
"Allora,
sei riuscita ad avere tutto? È stato l'ultimo appuntamento?" "Si! Con
una grande prova di recitazione..."
Il
vostro capo vi guarda dubbioso..."non mi hai fatto fare la figura dello
stronzo vero? Non devo sperare di non incontrarla mai più?!"
....silenzio:
non sapete come rispondere. Vi limitate a dire "....beh, tanto tu non hai
intenzione di comprare per davvero casa a Milano, no?!"