mercoledì 4 settembre 2019

Hasta el hielo...siempre!


Stai attenta al ghiaccio quando vai a cuba: c’è gente che quasi non è riuscita a salire sul volo di ritorno tanto è stata male. Addirittura pensate voi! Non state andando in un paese del terzo mondo.
Ve lo ripetono tutti e ve lo dicono talmente tante volte che alla fine vi convincete.
A cuba ad agosto ci sono 37 gradi all’ombra e un’umidità relativa dell’86%, che equivale ad essere costantemente in un forno a legna. Scoprirete di essere in grado di sudare in meandri del vostro corpo ignoti prima d’ora, e ben presto vi abituerete all’idea di bere 3 litri d’acqua al giorno e di espellerli immediatamente, senza bisogno di fare pipì.
Cosa dareste per una coca cola ghiacciata, in quel bicchiere freddo, ricoperto di gocce d’acqua, dissetante, che quasi vi gratta la gola mentre la sorseggiate, e....e no! Niente ghiaccio! Una voce dentro di voi ve lo sta ricordando, urlandovi nelle orecchie come l’angioletto sulla spalla di Pluto.
E allora quando arriva la cameriera “Hola Senorita, agua natural sin hielo por favor”.

E poi arrivate a Vinales, nella casa di Carlos e Mayeline, che vi accolgono come figli loro! E anche la nonna vi abbraccia e vi fa sentire a vostro agio, tanto da venirvi incontro con un frullato fresco di guava rosa (frutto cubano che crea dipendenza), in una tazza trasparente piena di ghiaccio. Lei vi sorride e vi guarda. Voi ricambiate il sorriso mentre lei non accenna ad andarsene almeno fino a quando non vi vedrà bere. Pensate che dopo tutto, se bevete prima che il ghiaccio si sciolga, potrebbe non succedervi nulla. E così, prendete coraggio e provate un piccolo sorso..buono tra l’altro!
Non appena la nonna soddisfatta se ne va, vi catapultate in bagno per vuotare la tazza nel water, sperando che lo scarico non dia problemi come nel resto dell’isola e nessuno se ne accorga.
La mattina seguente a colazione avrete cura di anticiparla in cucina e di chiedere il succo “sin hielo por favor!”.

Il resto della vacanza fila liscio, non incorrerete più in alcun rischio: dopo aver provato il mojito senza ghiaccio - che non consigliate a nessuno - vi convertirete a bere rum (da solo, nudo e crudo) 7 anos o riserva, senza ghiaccio. Come nei peggiori bar delle valli bresciane.

È l’ultima sera all’Havana e riuscite dopo mezz’ora di attesa a cenare in un ristorante frequentato per lo più da locals. Vi offrono, per iniziare, un delizioso e appena fatto succo al mango...per iniziare a colazione, pensate voi! Ma non riuscite a dire di no e vi portano una brocca intera.
Per fortuna senza ghiaccio! Anche questa l’avete scampata!
Fino a quando un cameriere, passando di fianco al vostro tavolo e notando i bicchieri vuoti “espera un momento”. Torna con un cestello e con dovizia e precisione inizia a riempire i vostri bicchieri con un, dos, tres...fino a sei cubetti di ghiaccio ciascuno e versandoci fino all’orlo il succo dolcissimo “buen provecho” vi augura.
Incredule non riuscite a fermarlo, assistete alla scena impotenti.
Sorridete, ringraziate e non potendo fare come avete fatto con il succo della nonna...vuotate i bicchieri stracolmi con tanto di ghiaccio nella brocca che vi hanno lasciato sul tavolo.

Sarà solo quando vi faranno pagare 6 bicchieri di succo di mango - che non avete mai bevuto - più del conto della cena, che pensate che forse, almeno per questa volta, avreste anche potuto rischiare...
Hasta el hielo…siempre!