lunedì 27 ottobre 2014

Forrest Gump - il remake: la passione (breve) per il ping-pong


 
"Torneo del campus - scegliete lo sport che più vi appassiona!
iscrizioni aperte per le prossime due settimane"

Ci sono cartelli ovunque: all'università, all'ingresso delle residenze, sulla porta del bar del campus, fuori dall'aula magna. E dopo tutto gli studenti non fanno altro che parlarne. Non mi avranno mai! Pensate voi.

"Football, volleyball, golf, rugby, salto in alto, lancio del peso, mezza maratona, basket, pallanuoto - ma neanche se mi pagassero - tennis da tavolo" che sarebbe poi ping-pong......e tutto a un tratto un brivido vi percorre la schiena, mentre i vostri amici (che vi conoscono meglio di chiunque altro) vi additano ridendo. Si perché voi, avete scritto nero su bianco di essere CAPACI di giocare a ping-pong.

Facciamo un passo indietro, torniamo a 6 mesi prima...

State organizzando il vostro trasferimento all'estero: 7 mesi dall'altra parte del mondo, per preparare la tesi di laurea su un progetto eccezionale! Dopo aver valutato tutte le accomodation possibili, decidete di optare per il campus universitario: divertimento assicurato, comodo per gli spostamenti e vi fanno le pulizie una volta a settimana! Voi e gli altri tre che partono con voi decidete di comune accordo di scegliere appartamenti diversi, per ampliare le conoscenze e migliorare la lingua. Dopo innumerevoli scambi di email con la responsabile dei nuovi arrivi nel campus, vi ritrovate a compilare un questionario che - dicono - dovrebbe servire a individuare un gruppo di coinquilini simili a voi.

Le domande a cui dovete rispondere sono di qualsiasi tipo: da intolleranze alimentari a propensioni politiche, da orientamento religioso ad abitudini igieniche. Non sto andando alla NASA, potrò lavarmi quante volte voglio senza doverlo scrivere nel questionario?! Abitudini culinarie e propensione all'organizzazione di feste, fino alla più temuta - da voi - delle sezioni: "quali sport pratichi?"

Chiariamo subito una cosa: non è che non ci avete provato, ma siete arrivate alla conclusione che il cromosoma dell'attitudine allo sport il giorno del vostro concepimento stava facendo la maratona di New York e non ha potuto presenziare. Vostro padre quando eravate piccole vi ha trascinato per anni a fare la settimana bianca: una tortura! Fon quando non avete preso coraggio e gli avete manifestato tutto il vostro odio per la montagna. Inizia a riprendersi adesso, dopo 20 anni. Avete provato ginnastica artistica e danza, come tutte le bambine di 6 anni: durante il saggio di fine corso eravate sempre in terza fila, nonostante foste più basse piccole delle altre. Durante la lezione di educazione fisica in seconda liceo la professoressa prepara un percorso a ostacoli da fare con la palla da basket. “Dovete fare canestro alla fine: finché non avete fatto canestro, state lì" dopo 25 minuti di tentativi e zero canestri la professoressa ha pietà di voi e vi concede di andare a cambiarvi: epic fail. Insomma solo il nuoto vi può salvare! Quello lo praticate con successo dall'età di 3 anni! E quindi vi accingete orgogliose a scriverlo sulla prima riga del vostro modulo.

Passate alla domanda successiva....quando vi rendete conto che di fianco a voi, gli altri tre, hanno diviso il foglio in due colonne per elencare tutti gli sport che fanno: le righe non erano sufficienti. Vi sentite piccole e sfigate...dai dai, fatti venire in mente qualcosa...e scrivete: surf! Qui lo fanno tutti e alla fine c'è acqua anche lì..come in piscina. E poi di getto, senza pensarci, vi ritrovate a scrivere: tennis da tavolo. Ping-pong. Ma perché?! Come vi è venuto?! Riflettete: potrebbe essere tutto sommato il più semplice da imparare, ricordate Forrest Gump?! Cioè di sciare non se ne parla, il calcio è bello da vedere, lancio del giavellotto...no dai, non vi ci vedete proprio! E quindi si, siete convinte: il ping-pong è quello che fa per voi! Chi vuoi che ci sia lì, in quel posto sperduto, che ha voglia di giocare a tennis da tavolo. Questo l’avete pensato senza però considerare che i cinesi, si sa, sono i migliori giocatori di ping-pong, e che la Nuova Zelanda (dove voi vi trovate a studiare ora) è molto più vicina all'Asia piuttosto che all'Europa.

Vivrete nel terrore nei giorni a seguire: l'incubo del torneo del campus contro il campione del mondo di tennis da tavolo è il vostro unico pensiero. Il vostro tormento. Quando sentite parlare del torneo, fingete una scusa per chiudervi in bagno....ma niente avversari cinesi all'orizzonte! Neanche l'ombra! Questo vi rincuora, vi tranquillizza! Ho scampato il torneooo!!!

Fino a quando state seguendo una lezione del master e un allievo entra in ritardo. Unico posto vuoto di fianco a voi: "Ciao, scusa a che punto siete? Non è suonata la sveglia! Ah comunque, sono Chan. Nice to meet you" vi girate e un ragazzo cinese vi sorride e vi tende la mano. L'incubo si è ripresentato, e ha deciso di sedersi di fianco voi. Sorridete, vi presentate a vostra volta e passerete tutto il resto della lezione ad immaginate Chan e la sua schiacciata sotto rete durate la prima (e ultima per voi) partita di ping-pong del torneo.

Si unisce a voi per pranzo e non appena uno degli altri ragazzi introduce l'argomento catalizzatore di tutto il campus, vi irrigidite e aspettate con trepidazione la risposta di Chan. "A che categoria del torneo ti sei iscritto Chan? Non siete forti nel tennis da tavolo voi?" Dritto al punto. Vi chiederà di allenarsi con voi appena vi scopre presunte appassionate di ping-pong e vi ritroverete a dover fare come in quel torneo di beach volley estivo in cui vi hanno coinvolto all'età di 12 anni, durante il quale avete coniato un nuovo approccio allo sport: cercare di schivare la palla piuttosto che provare a colpirla. Vi ritroverete a giocare contro il muro tutta la notte come Forrest Gump, e verrete comunque umiliate da Chan.

"Io torneo di tennis da tavolo?! Per carità, mai giocato e mai ci vorrò provare. Sport da Nerd. Non si capisce neanche come abbiano finito per inserirlo tra le specialità del torneo: sembra che non nessuno si sia iscritto..."

Mentre state saltando, ballando ed esultando dentro dalla gioia, sotto gli occhi degli altri tre vostri amici (più increduli di voi per la botta di fortuna che avete avuto), riuscite a replicare "Me lo stavo giusto chiedendo anch'io..."

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