Si sa, le sorprese possono essere tanto di successo, quanto
pericolose: a voi non hanno mai proprio fatto impazzire. Tanto più quando il
ragazzo che frequentate vi dice “voglio farti una sorpresa per il tuo
compleanno: ti porto a Parigi per il fine settimana”. Mancano 10 giorni al
vostro compleanno: non è già più una sorpresa. E soprattutto: per fortuna ve l’ha
detto! Istintivamente ribattete: “No guarda, un week end assieme non mi sembra
il caso: ci conosciamo da troppo poco tempo e poi non voglio che tu mi faccia
un regalo impegnativo. Anzi facciamo così: non farmelo proprio il regalo!”. È da
almeno un paio di settimane che state cercando il modo di chiudere questa
relazione, e ora avete un obiettivo: farlo prima del vostro compleanno.
Le vostre due migliori amiche
vi dicono “Ma no, dai. Aspetta! Ti voleva portare a Parigi, magari ha già
organizzato qualcosa. E poi siete tanto carini assieme: non agire d’istinto
come al tuo solito!”.
Arriva il 20 maggio e la
vostra motivazione a voler troncare con lui non ha fatto altro che aumentare. E
ha trovato conferma nella orrenda camicia a quadri con cui si è presentato alla
vostra festa di compleanno. “Basta ragazze, domani lo mollo” “Nnnuuooooo! Non puoi
proprio adesso..aspetta almeno……lunedì o martedì! Per domani ti ha organizzato
una sorpresa” ecco, un’altra….sta volta almeno ha avuto il buon senso di non
svelarvela.
Sono le 3 di domenica
pomeriggio e vi passa a prendere in vespa. Vi porta al Castello Sforzesco e vi
lascia lì, da sole, con una lettera. Finalmente se n’è andato! Sperate che il
regalo sia il pomeriggio libero, oppure ancora meglio: vi sta lasciando lui! E invece
no: caccia al tesoro per Milano, caccia al regalo in giro per Milano. Allora, ammettete
che l’idea non è scontata: c’è della creatività in quello che potrebbe avere
architettato.
1° tappa: fioraio in Via
Mercato. “Ciao, sono Tiziana” “Wwwaaaaa!!! Ti stavamo aspettando!!! – due ragazze
con guati di gomma e cesoie, vi mettono in mano un pacco enorme - Ci ha
lasciato questo per te: vi sposate?!” oddio, cosa ha raccontato a queste due! “No
guardate, veramente io lo vorrei mollare” “Ma nooo! Dove lo trovi un altro che
ti organizza una sorpresa???” In effetti iniziate a chiedervelo anche voi. E iniziate
a sperare che, se mai ce ne fosse un altro, non capiti mai sulla vostra strada!
2° tappa: California Bakery
in Piazza San Simpliciano. “Ciao, sono Tiziana” “e quindi?” Vi chiede la
cameriera in tono scocciato. “Allora, sto partecipando a una caccia al tesoro” “Ah
si! Sei tu. Beh, c’è un tavolo alle 5 per tre persone: sei la prima e sei in anticipo
di 10 minuti. Se vuoi iniziare a sederti faccio alzare quelli di quel tavolo in
fondo” Per carità: non potete rovinare la sorpresa e non volete far innervosire
ancora di più la cameriera. “Non ti preoccupare: faccio un giro, torno alle 5”.
Ore 17 ed eccole lì: le
vostre due migliori amiche che vi salutano sedute al sole. Ebbene si, vi ha organizzato
la merenda con loro: quelle con cui vi siete sfogate fino al minuto prima,
quelle a cui avete telefonato per ore dicendo “Domani ci lasciamo”. Loro sono
state complici, traditrici. E ora sono lì: con la loro cheese cake e un altro
pacco enorme per voi.
“Ma dai, non hai neanche
aperto i regali! Che disgraziata! Vediamo cosa ti ha preso” Libri, che
cercavate da una vita di una casa editrice fallita. Ecco adesso sta iniziando a
subentrare il senso di colpa: siete senza cuore, spietate e ciniche. Lui è
riuscito nell’impresa impossibile: trovare libri di una casa editrice fallita;
e voi….non siete neanche riuscite a rispettare le tempistiche di una caccia al
tesoro. Vi guardate dall’esterno per un attimo: il vostro Grillo Parlante vi
sta scrutando con disprezzo “Che ingrata nei confronti di un povero ragazzo. Quando
distribuivano la sensibilità eri davanti a una vetrina di Jimmy Choo? Stavi sfogliando
il catalogo on line di net-a-porter?”. Poi la mente ritorna a quella camicia a
quadri la sera del vostro compleanno: tornate immediatamente alla realtà,
spazzando via in un attimo il vostro presunto senso di colpa. “Ragazze andiamo
a casa?” “Ma no! Tu hai l’ultima tappa!”
3° tappa: Take Away – il locale
dove vi siete conosciuti. Arrivate trafelate e accaldate, trascinandovi dietro
le scatole enormi con i libri. E lo trovate lì, all’ora dell’aperitivo. Mentre nel
locale festeggiano la comunione di una decina di bambini urlanti. Non ha la
camicia a quadri, ma vorreste essere comunque da tutt’altra parte: come fate ad
affrontare il suo sorriso soddisfatto, quando voi e le vostre braccia
anchilosate sognate solo di appoggiare le borse? Provate profondo imbarazzo:
avreste dovuto lasciarlo almeno 10 giorni prima. Siete ancora in tempo per
girarvi e andare via? Potete fingere di esservi perse, di aver avuto un malore
ed essere tornate a casa in taxi. E invece no! “Devi affrontarlo: devi dirgli
la verità, devi mettere la parola fine a questa storia” interviene il Grillo Parlante.
Vi odierà, si ritroverà sotto a un treno. Costruirà una bambolina voodoo con le
vostre sembianze.
Vi viene in contro e vi
guarda: si aspetta che voi diciate qualcosa – probabilmente qualcosa di
gentile, di carino, di romantico nei suoi confronti.
“Bella sorpresa! Ora che
sono arrivata alla fine: il mio tesoro quale sarebbe?” “Beh, il tuo tesoro sono
io” Il poveretto non ha idea di quello a cui sta andando incontro e si sta
gongolando della buona riuscita della sorpresa: serafico, fiero e orgoglioso. E
voi, beh voi….state seriamente iniziando a maledire il vostro istinto: ammettetelo,
pensate ancora che il week end a Parigi sarebbe stato altrettanto disastroso?!
Ndr: siamo entrambi vivi e godiamo di ottima salute, ma soprattutto
- fino ad oggi – siamo rimasti in ottimi rapporti (se non l’ha fatta prima, la
bambolina voodoo la preparerà dopo aver letto questo post). Un ringraziamento
doveroso va a chi, cogliendo l’ironia e facendosi una risata, ha permesso
questa pubblicazione.