lunedì 23 novembre 2015

Dimmi dove vai a cena...e ti dirò chi sei!

“Hai presente la famosissima diner el blanc di Parigi? Quella che fanno tutti gli anni: si trovano tutti vestiti di bianco e cenano a lume di candela ai giardini del Trocadero o davanti a Notre Dame! Ecco, domani sera lo fanno a Milano nella versione invernale, ci andiamo?” ovviamente la vostra mente sta già fantasticando: posate d’argento e candelabri antichi, piatti bordati di un filo dorato e bicchieri di cristallo, tovaglie di fiandra e tovaglioli ricamati, cappellini, velette, abiti lunghi, foulard in seta leggera. Tutto terribilmente chic ed elegante.
“Sssssiiiii!!!” la vostra risposta al telefono, venerdì mattina, mentre state correndo in ufficio come al solito in ritardo. “penso a tutto io, ti mando un’email con le indicazioni: la location ce la comunicano all’ultimo minuto”. Detto, fatto: pensa a tutto lei. Dovete solo pensare all’outfit: dinner in the dark vi ha detto, quindi total black.
Allora, dunque..vediamo. Avete quei pantaloni nuovi che sarebbero perfetti, però anche l’abito lungo: se non in questa occasione, quando?! Ed è mentre state ragionando per scegliere il look perfetto, che arriva l’email:
“Amica, ci siamo! Location: Piazza San Fedele, ore 19.30. Pensavo di fare il dolce, la torta tenerina che è sempre una garanzia, e porto il vino, di una cantina Top. Tu riesci a fare l’antipasto? E poi cosa possiamo mangiare? Roba comoda da trasportare, magari un prosciutto e una focaccia, vitel tonnè – che è moooolto chic. Poi alle posate penso io, i bicchieri: anche! Guarda ho due calici perfetti per l’occasione. E anche i piatti. La tovaglia nera da 12 persone (al massimo la pieghiamo) ce l’ho. Ecco, mancherebbe giusto il tavolo e le sedie: mica che tu hai un tavolo da campeggio? E due sedie leggere?”
Solo in quel momento realizzate cosa significa diner en blanc: significa non solo cucinare – cosa che non fa esattamente per voi, ma anche trasportare tavolo, sedie, stoviglie e tovaglie in una piazza. Praticamente traslocare per una notte. Vista così perde già di eleganza e di romanticismo. Provate a convincere la vostra amica a prendere del sushi take away (su consiglio del vostro ragazzo, che vi sta prendendo in giro al telefono), o dei tramezzini con un packaging chic “ma sei mattaaaaa???? Le regole parlano chiaro” ha ragione, non demordete: state pur sempre prendendo parte all’evento più esclusivo dell’autunno milanese, il luogo dove “vedere ed essere visti”.
Ore 19 passate a prenderla, perché tra le due lei è decisamente quella in maggiore difficoltà: voi avete le pietanze, il cestino del pane e un vasetto di fiori come centrotavola, ma lei sostiene – con grande orgoglio - di aver recuperato il tavolo, che voi vedere solo una volta arrivate a casa sua: uno scatolone con appoggiato il piano di un tavolino da salotto 60x60, da cui ha smontato le gambe. C’è da dire che solo un ingegnere sarebbe riuscito a fare di meglio, ma l’evento più esclusivo dell’autunno milanese affrontato con un cartone a mo’ di tavolo…..forse non è un ottimo inizio, ma va bene così! La prossima volta raddrizzerete il tiro.
Siete in macchina: allegre, euforiche! State già mandando un selfie all’amico che è venuto in vacanza con voi e che non può venire stasera……e se non ci fosse nessuno?! Se fosse tutta una montature e vi ritrovaste in mezzo a Piazza San Fedele da sole, in un elegantissimo outfit total black, con una borsa piena di pietanze per cena e un tavolo di cartone?! Prima di venire allo scoperto sbirciate e vedete gente all’opera: montano tavoli, aprono sedie, prendono misure e fanno tintinnare i bicchieri. “Amica corri!!! La festa inizia!”.
Salutate, vi presentate agli altri commensali che stanno montando tavoli da campeggio da 8 persone ultra leggeri, compaiono zuppiere e termos di caffè. Qualcuno riproduce la porta di ingresso di casa sua, con tanto di porta ombrelli e zerbino “welcome”. Ci sono stendini e poltrone, libri di architettura e candele profumate. Tavolate con bourguignonne e tartine di caviale. Assi da stiro e moke per il caffè. Cestini da pic nic in vimini e vassoi d’argento con manici in cuoio. Insomma, la cena più elegante a cui abbiate mai partecipato. Decisamente l’evento più esclusivo a cui siate state invitate: eleganza d’altri tempi in una delle piazze più belle di Milano.
E la vostra cena? Il vostro tavolo? Con grande imbarazzo iniziate a montare il tavolino da soggiorno 60x60 con lo scatolone, su cui dovrete far stare oltre a due piatti, quattro bicchieri (acqua e vino) e posate, anche il cestino del pane, il candelabro e il vasetto di fiori. Mentre la vostra amica stappa il vino per il primo brindisi: “Per fortuna la tua tovaglia nera è da 12 persone: sembra un tavolo vero….speriamo almeno che non si ribalti”.


Ndr: nel corso della serata il vostro tavolino viene fotografato dai passanti e menzionato dalle organizzatrici dell’evento come uno dei più eleganti della cena #incoscienzadaprincipianti

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