martedì 26 agosto 2014

....qui casca l'asino!

Andare in vacanza non significa solo rilassarsi, scappare da Milano, staccare la spina dal lavoro. Andare in vacanza significa scegliere un luogo, informarsi, innamorarsene prima di andarci, e ovviamente: calarsi nella sua realtà, entrare in contatto con le persone che lo abitano, mangiare cibi locali, vivere con gli autoctoni e spostarsi come loro.
Si perchè voi avete scelto quell'isola greca meravigliosa per i tramonti, con percorsi eno-gastronomici da fare invidia a Cracco, per il mare limpido a cui si accede solo attraverso una scalinata di 294 gradini. Passerete il mese prima di partire ricordando all'amica (giustamente) preoccupata che parte con voi, che in Grecia il mezzo di trasporto più utilizzato è l'asino, il mulo, il ciuchino! Lei vi guarda con una smorfia: Amica, non capisci. Il ciuchino è un animale docile, meglio di un cavallo: non si lamenta, è forte, amico dell'uomo ed estremamente ecologico. 
Avete addirittura deciso di iscrivervi all'associazione contro il maltrattamento degli asini, perchè nonostante non abbiate mai calvato un ciuchino, vi fate già portatrici della causa; e ne siete convinte a tal punto da immaginarvi il sabato pomeriggio farvi largo in Galleria Vittorio Emanuele fiere sul vostro ciuchino.

Siete atterrate (con il vostro bagaglio a mano di dimensioni regolamentari), avete attraversato mezza isola per raggiungere l'hotel, vi siete chiuse in camera, avete infilato il costume tirandolo fuori dalla valigia senza disfarla, e siete pronte per un tuffo nelle acque cristalline. 
Quando annunciate al receptionist abbronzato e con fisico da surfista che vi ha accompagnato in camera che andrete a piedi, lui vi guarda incredulo: tranquillo, torno con il ciuchino!

Svoltate a destra dopo la piazzetta e quando arrivate in fondo alla via vi si apre una vista spettacolare a strapiombo sul mare, e una ripida discesa con i famosi 294 scalini: eccoli qua Amica. Non ci sono ciuchini nei paraggi, ma dato che - si sa - la discesa è più leggera della salita, decidete di intraprenderla volenterose: saliremo da qui in sella a un ciuchino.

"Dendelen dendelen" non farete in tempo a domandarvi cosa sia, che dalla curva sopra di voi scende una mandria di ciuchini impazziti. Siete sudate come neanche nelle più calde serate di luglio a Milano senza aria condizionata in ufficio, non avete ancora individuato la spiaggia che tanto desiderate e state per essere travolte da un'orda di muli greci, che a guardarli bene hanno più le sembianze di puledri: mai visti asini così grandi. Vi schiacciate contro il muro e quando uno di loro vira verso di voi, per salvarvi le ballerine di gomma, lo spingete con forza nella direzione opposta.

Voi non volete più prendere un ciuchino! La vostra convinzione iniziale è svanita al primo incontro: avete cambiato idea. Passerete i giorni successivi a fare 294 scalini per scendere al mare e 294 per tornare in albergo. Scoprirete ghiandole sudoripare in posti in cui non pensavate potessero esistere, non userete nessuno dei kaftani che vi siete portate pensando di indossarli per aperitivi al tramonto, ma sempre e solo il pareo più leggero e impalpabile che avete buttato in valigia all'ultimo minuto. Diventerete esperte riconoscitrici dello scampanellio dell'orda e vi inveterete i modi più impensabili per evitarla.

Tutto questo fino all'ultimo giorno di vacanza, quando l'amica che proprio voi avevate convinto a salire sui muli impazziti prima di partire, ora vi sta dicendo: hai rotto le scatole a tutti prima di venire qui e adesso?! Non vorrai mica tornare a Milano senza essere salita sul ciuchino? Lo fanno anche i bambini..
E va bene! Lo faccio! 

Siete in 6 e il pastore che non parla inglese - ma forse non parla neanche greco: grugnisce e basta - assegna a ciascuna un asino. Voi avete quello grigio, più vecchiotto e tranquillo. Ce la farà questo? Mannaggia ci metterò un'ora....siete deluse. Ma il vostro risentimento durerà solo fino a quando tutti quanti i ciuchini, al comando del pastore emesso con suono gutturale incomprensibile, partiranno alla volta del Palio della Grecia: non li avete mai visti così veloci. Fanno i gradini a due a due, e cercano di superarsi da tutte le parti. Vi trovete coivolte in una gara stile Giochi Senza Frontiere, senza la possibilità di usare il jolly. Il Bruco in pole position, seguono la Torre e l'Aquila. Un testa a testa mai visto negli ultimi anni del Palio. Uno dei muli sbanda contro un muro, provocando sbucciature profonde nella coscia di una delle partecipanti, ma non rallenta la sua corsa...
E voi invece siete in fondo, vi godete il panorama e la passeggiata su quello che probabilmente è il nonno di Varenne. Il vostro mulo grigio se la prende comoda: è vacanza anche per lui! 

Il pastore preoccupato dagli urli delle ragazze in prima fila, decide di sospendere la corsa prima del traguardo e vi fa scendere una trentina di scalini prima dell'arrivo. 
Guardate le altre cinque, che invocando tutti gli Dei greci: meno male - dicono loro - una mandria impazzita! Ciuchini greci col cavolo: non mi vedono più! Quanto mai..

Mentre voi che avete cambiato idea 3 volte prima di convincervi a salire, voi che avete superato la paura dell'aereo dopo il primo incontro con i ciuchini, voi che da piccole vi siete spaventate su un pony ai giardini pibblici, le guarderete con aria giuliva: beh ragazze, io mi sono divertita! Avevate ragione voi: lo facciamo ancora?!

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