martedì 16 settembre 2014

"Tutti i grandi sono stati bambini una volta"



L'ultimo giorno di vacanza non è la fine dell'estate, ma semplicemente il punto d'arrivo dei giorni lontano dal lavoro in cui avete perso la cognizione spazio-temporale e avete passato gran parte del vostro tempo con in mano un mojito.
La fine dell'estate è una cosa diversa: è l'ultimo bagno al mare, l'ultimo aperitivo sulla spiaggia; è il momento in cui vi rendete conto che il sole tramonta prima delle 8 di sera. La fine dell'estate per voi è sancita dal week end che ogni anno organizzate con l'amica che avete incontrato 15 anni fa a un corso di nuoto. Quella con cui, in meno di una settimana di vacanza, avete speso tutti i risparmi di sei mesi. È quella che nel pieno della notte, vi confessa di voler fare medicina per scoprire cose incredibili che il nostro corpo può fare, osservando con meraviglia che "le vesciche sono l'airbag dei piedi". Quella che sa cose di voi che non avete mai confessato a nessuno; quella con cui avete talmente confidenza da andare in bagno con la porta aperta.

Venerdì sera partenza per Santa Margherita e il giorno dopo al mare a Paraggi! Quindi 
sabato mattina vi alzate presto, puntate la sveglia e alle 10.16siete sull'autobus: voi due......e tutti i pazzi del paese: uno urla un nome incomprensibile, due signori stranieri litigano tra di loro e la signora di fianco a voi, che inizialmente vi era sembrata normale, inizia a cantare. Inizia ovviamente a raccontarvi la storia della sua vita, mentre guardate speranzosa la vostra amica, che ovviamente vi capisce al volo e, con tono ironico, vi dice: "no, non è la prossima fermata".
"Care ma siete sorelle?" Ecco, questo ve lo chiedono tutti, sempre! "No signora, siamo amiche" "Ma dai, siete sicure?!" Diciamo che ormai ce l'hanno detto talmente tante volte che il dubbio ci è venuto!

Arrivate in spiaggia: vi danno il telo da mare e vi assegnano il lettino. Dimenticatevi all'istante quanto avete speso per quel lettino, e godetevi la giornata di mare. Acqua cristallina, brezza leggera: che meraviglia!
Dopo meno di 10 minuti vi rendete conto di essere nella succursale di Piazza San Babila. "Ma sei di Milano? Ma Milano Milano?" Ascoltate per almeno 4 volte il racconto del figlio 17enne dei vicini di ombrellone, che è partito la settimana prima per fare il quarto anno di liceo nel Connecticut, e che dopo un inizio difficile, si è già ambientato: è iscritto nella squadra di football americano del college e in quella di basket, probabilmente in meno di 6 mesi pubblicherà il primo articolo su una rivista scientifica e sposerà una ragazza americana bionda.
Quando attaccano con la quinta replica del racconto....eh no, non ce la potete fare: è ora di fare un bagno!

L'acqua è una piscina: bisogna ammetterlo! I pesci arrivano addirittura a riva...anche se non supererà i 22gradi. Vi serve un attimo per ambientarvi (vi scappa anche la pipì nel frattempo). E mentre state temporeggiando con l'acqua quasi all'ombelico, un simpaticissimo gruppo di tre bambini con un canotto inizia a giocare davanti a voi. Due di loro salgono sul canotto da cui iniziano a lanciare palloncini d'acqua al terzo, il più piccolo, che colpito e quasi affondato, raccoglie le munizioni e inizia dimenarsi per portarsi verso riva. Sta facendo movimenti rapidi (tipo colibrì) e scoordinati (tipo voi la 
domenica mattinadopo un sabato sera impegnativo) da almeno 30 secondi, e non è avanzato neanche di 5centimetri: "Però - osservate voi due dall'alto dei vostri 15 anni di frequentazione in piscina - che determinazione! Non si arrende e poi, guardalo, è evidente che nonostante abbia appena imparato a nuotare, voglia arrivare a riva da solo".
"Signore mi aiutate..non tocco" vedendo che ha ormai l'acqua al mento, vi rendete immediatamente conto di quello che stava per accadere: l'impavido Ian Thorpe junior stava affogando.
Lo prendete immediatamente sotto le braccia e lo traghettate verso riva, mentre lui cerca comunque di compiere la sua missione: non mollare per nessun motivo i palloncini pieni d'acqua.
Quando ormai poteva essere troppo tardi, arriva la mamma: "Francesco, quante volte ti ho detto che Marco non sa nuotare. Se tu gli rubi il canotto quando è dove non tocca, non riesce più a tornare a riva" e potrebbe annegare, vi verrebbe voglia di aggiungere. Avete appena salvato la vita di Marco!
Passerete tutto il pomeriggio a chiedervi se anche voi, da bambine, eravate tanto stronze!

Nonostante la giornata tra le mamme del San Carlo, i nuovi nati della Mangiagalli e la tragedia scampata, siete state benissimo! Complici il sole, il mare ma soprattutto la compagnia e le risate tra amiche. Andate a cena: solito ristorante sul mare da anni! Solita insalata catalana di gamberi e solito cameriere (inizialmente un po' scontroso), che riesce a convincervi con la ricetta del pescato del giorno.
State chiacchierando e vi state godendo la serata, ridendo ancora per gli eventi del pomeriggio, mentre nel tavolo di fianco a voi, un gruppo di bambini gioca agli indovinelli.
"Chi la fa, la vende.
Chi la compra, non la usa.
Chi la usa, non la vede. Cos'è?"
Dall'altra parte della terrazza il cameriere scorbutico, con un tono di voce da fare concorrenza alle casse del Pacha di Ibizia: "la cassa da morto".
Passano 10 secondi di silenzio imbarazzato tra tutti i commensali: un indovinello uscito dalla voce bianca di una bambina non puó essere tanto macabro......ironica conclusione di una giornata meravigliosa!
Sorridendo brindate con un bicchiere di Pigato fresco: "ti voglio bene, Amica"

#friendshipneverends

 

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