lunedì 29 settembre 2014

Tutto vale in guerra e in (presunto) amore!


Posate d'argento, bicchieri di cristallo, tovaglioli di lino e un blu intenso del cielo. Una leggera brezza vi accarezza i capelli. C'è il sole e siete a pranzo in un posto meraviglioso: terrazza sul lago e vino di Franciacorta.
Risotto con coregone e agrumi, e filetto di salmerino: delicato e gustoso.
"Scusi, la toilette?" "Dentro: sulla destra, seconda porta a sinistra"
È un vecchio castello completamente ristrutturato, e non appena entrate rimanete incantate dagli affreschi sul soffitto, candelabri d'argento, ribalte in legno dell'800.
"Scusi signorina, si è persa? La posso accompagnare dalla sua famiglia?” "Stavo solo curiosando" 
“Questa sala è allestita per una cerimonia nuziale, non può rimanere qui: è assolutamente vietato, riservato, non consentito" 
Il tono con cui il maitre si sta rivolgendo a voi è quasi accusatorio. Ah si?! Adesso ti sistemo! E senza neanche rendervene conto, con estrema naturalezza, vi trovate a dirgli: “Mi sposo tra poco: stavo solo dando un’occhiata” 
"Oh congratulazioni! In questo caso, chiedo scusa… Alla fine del pranzo le mando la direttrice della tenuta, per informazioni e richieste" "Sarebbe molto gentile da parte sua, grazie!" 
Tornate a posto fiere per essere uscite a testa alta dall’incidente di poco fa! 
Vi dimenticate per il resto del pranzo dell'appuntamento che vi ha promesso il cameriere, quando il caffè vi viene servito da una donna bionda sui 35 anni, alta, magra, capelli raccolti in uno chignon morbido, gonna pantalone in seta verde oliva e ballerine di Louis Vuitton. "Scusate, posso disturbarvi per una chiacchierata con la futura sposa?" 
La vostra famiglia vi guarda stupefatta, mentre voi, con le guance di un rosso vermiglio acceso, la invitate a sedersi vicino a voi.
Si congratula con voi per la bella notizia e vi spiega tutto sulla tenuta: il castello Oldofredi è rinomato nella zona, ben tenuto, ha all’interno della tenuta una chiesetta del ‘400, un uliveto sul retro e locali ristrutturati in stile, che ospitano stanze e appartamenti di lusso per 75 posti letto.
"Quand'è la cerimonia?" Ed ecco che parte il planning! Oddio, che faccio?! Ma quando mi è venuto in mente di tirare fuori questa storia del matrimonio? Non avrei potuto semplicemente fare la figura della curiosa e basta?! Va beh, già che ci siamo…
“Fine maggio/inizio giugno: la data è in fase di definizione. In base alla disponibilità del ristorante" Vi ritrovate a raccontare una storia di organizzazione di una matrimonio imminente, che però non è la vostra: "La cerimonia in chiesa. Avendo tutti e due base a Milano, probabilmente la cerimonia si terrà là – cercate di dissuaderla dall’idea di volere a tutti i costi organizzare un matrimonio che non esiste – quindi ci sarebbero diverse problematiche di tipo logistico da risolvere" 
"Per questo non c'è problema: possiamo pensarci noi! Tenga presente che abbiamo anche un servizio di barcaioli a vostra disposizione per portarvi sull'isola e farvi fare il eventualmente il giro del lago, se può interessarvi" Ecco, con la storia dei barcaioli vi ha quasi conquistato: pensate subito a voi e alle vostre amiche elegantissime, mentre tutte assieme sorseggiate un fresco aperitivo sul lago! 
"Di quanti invitati stiamo parlando?" "Tra 60 e 80, non di più" non vi sono mai piaciute le cerimonie troppo numerose. Vostra madre, di cui fino a quel momento vi siete sentite lo sguardo contrariato addosso per il teatrino che state portando avanti, interviene dicendo: "No tesoro, più di 80 no!" 
"85 è la massima capienza della nostra tenuta, quindi direi che con i vostri numeri siamo assolutamente entro le nostre potenzialità! Vogliamo fare un giro degli ambienti?"
Dopo aver visto (in quest’ordine) la stanza del ‘500 con camino in pietra; la sala principale da cui sembra, in qualsiasi punto, di tuffarsi nel lago; la stanza del caffè; gli appartamenti per i vostri invitati; l’uliveto con piante secolari sul retro e la piscina “a sfioro”…è ufficiale: avete INESORABILMENTE iniziato a crederci! Tutto quello che avete visto vi ha lasciato a bocca aperta! No, non farti trasportare dal momento: è del tutto insensato: dì qualcosa per toglierti da questa situazione imbarazzante… “Tutto molto bello, dovrò però parlarne con……con…Edoardo (il nome del vostro primo fidanzatino dell’asilo), non appena tornerò a Milano!” E Edoardo come vi è uscito?! A proposito…chissà che fine ha fatto! 
Tornate al vostro tavolo e la direttrice, che adesso ha in mano un taccuino, sta prendendo appunti: “Dunque vi veniamo a prendere sulla terra ferma, facciamo un giro del lago con barche in legno. Poi Aperitivo in terrazza con vista e musica di sottofondo, nell’attesa dell’arrivo degli sposi: immaginatevi la luce del tramonto. Cena nella sala principale e taglio della torta nella stanza del ‘500. Festa con danze, balli e open bar (condizione necessaria e sufficiente per la buona riuscita del ricevimento) a bordo piscina, nell’uliveto. Direi che siamo a posto, no?! Abbiamo tralasciato qualcosa? Cosa manca?” 
Una cosa forse si, ma non sarà di certo fondamentale il fatto che non abbiate in programma nessun matrimonio?! Non avete mentito…solo creato una realtà alternativa!

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